Corpi e anime in schiavitu : schiavi musulmani nella Malta dei Cavalieri di San Giovanni (1530-1798)
Nella Malta della prima età moderna, quartier generale dell'Ordine militare-religioso di san Giovanni Battista, gli schiavi musulmani erano, per dirla con le parole di Natalie Zemon Davis, "esseri umani in carne e ossa d'indubbia rilevanza, stabilita in base alle circostanze e alle istanze particolari delle rispettive epoche, i quali talvolta si adeguavano, talvolta opponevano resistenza, talvolta si rassegnavano a subire, talvolta si davano alla fuga, talvolta favorivano cambiamenti e sondavano nuove possibilità." Il presente contributo è incentrato principalmente sugli schiavi musulmani di sesso maschile, esaminando la natura del 'bottino' che le galee dell'Ordine e le navi corsare trascinavano fino alle coste maltesi. Saranno tuttavia presi in considerazione altri esempi, tra cui la condizione delle schiave e dei neofiti di entrambi i sessi. Il mio contributo si prefigge di rispondere a interrogativi, quali che cosa significassero davvero l'odore e il sembiante della schiavitù, o la corporalità degli schiavi e la loro cultura materiale, nonché la mutabilità della loro fede. ; peer-reviewed